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Gli italiani: un popolo o una folla?
di Eugenio Scalfari
Siamo una nazione che da sempre tende all'emotività, agli istinti, all'irrazionalità, alla piazza. Quindi facilmente manipolabile da un capo carismatico che punta al consenso plebiscitario

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Si fa un gran discutere sul tema dell'identità. La ricorrenza dei 150 anni dell'Unità d'Italia ha rinfocolato l'argomento, ma esso teneva banco già da un pezzo. Chi erano allora e chi sono oggi gli italiani? È vero - come dicevano D'Annunzio e Mussolini - che sono una razza di navigatori, di guerrieri, di artisti, di santi? O invece - come pensano molti stranieri - di mandolinisti, di mangiatori di maccheroni, di furbi, di mafiosi e di vigliacchi?
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C'è tuttavia un punto fermo che distingue in modo radicale l'Io individuale dall'Io di una massa: la struttura psico-fisica d'un individuo poggia principalmente sul suo Dna, mentre una massa non ha alcun Dna che ne presidi l'identità.
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il costume, le consuetudini, il linguaggio, la cultura, la religione
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L'emotività della folla può esprimere forme di consenso plebiscitario oppure, all'opposto, forme distruttive e criminogene come il linciaggio d'un presunto colpevole e varie forme di giustizia sommaria. Spesso i regimi autoritari poggiano sulle folle, sistematicamente preparate e manipolate. Gli stessi individui che solitamente esprimono giudizi di buonsenso, una volta assembrati in una folla smarriscono spesso quel buonsenso e vengono con facilità assimilati dal senso comune
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Gli italiani hanno una forte tendenza a farsi risucchiare dalla folla. Credo che dipenda dallo scarso numero di comunità religiose (che non sono parrocchie ma semmai oratori) e di associazioni laiche. Da questo punto di vista il volontariato e le comunità che lo praticano rappresentano un'alternativa positiva rispetto alla folla pura e semplice.
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Il richiamo della folla evocata dal Capo è comunque una delle tendenze costanti della società italiana, restia da sempre a confrontarsi con lo Stato. Quando la massificazione sociale assume i connotati della folla, bisogna esser consapevoli che la democrazia liberal-democratica versa in serio pericolo.
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Si fa un gran discutere sul tema dell'identità ...
tutti e due
-italiani erano i soldati papalini che sotto gli occhi dei francesi corsi a salvare il regno di dio, festeggiavano la "loro" vittoria, come se il loro contributo avesse contato qualcosa, come se i papalini avessero vinto la guerra
-ma anche italiani erano i garibaldi, i mazzini, i cavour, i manin

la struttura psico-fisica d'un individuo poggia principalmente sul suo Dna ...
troppi dna per "una" identita' nazionale basata sulla razza, l'esperimento e' gia' stato fatto, si sono visti i risultati
-piu' che di dna, si deve parlare di apertura mentale, variamo dalla praticita' e creativita' degli svizzeri e dei tedeschi, al bigottismo oscurantista immobilista retrogrado del cattolicesimo integralista, perfino piu' parte dell' ignoranza del popolino che non dell' interesse della chiesa stessa, un fanaticismo diffuso e capillare non molto differente dall' islam integralista delle fatwa
-buona parte degli italiani ha minore apertura mentale, di turchi, egiziani e tunisini che conosciamo, nei fatti siamo un califfato cattolico integralista, fermo all' epoca delle crociate, perfino i turchi di berlino che conosco sono piu' aperti mentalmente, della maggioranza dei cattolici nei paesini nostrani

il costume, le consuetudini, il linguaggio, la cultura, la religione ...
nonche' l'indottrinazione sistematica da bambini, all' ignoranza assunta a cultura
-tutte che giocano in favore del medioevalismo oscurantista, in particolare il fanatismo cattolico in italia non ha mai permesso il paese di divenire uno stato di diritto, ma lo ha costretto "per volonta' popolare" ad essere un califfato cattolico in perpetuo

Spesso i regimi autoritari poggiano sulle folle, sistematicamente preparate e manipolate ...
anche sulla criminalita' al servizio del potere
-cosi' anche nella repubblica a sovranita' limitata sotto la dittatura dei preti e dei loro scagnozzi nei milioni di associazioni clericali finanziate da pantalone, iran in versione cattolica

Da questo punto di vista il volontariato ...
in italia puo' solo essere religioso, e solo sottomesso all' interesse del vaticano
-loro hanno il monopolio della "morale"
-cose normali, come preservativi gratuiti per tutti, in vassoi alla provincia (come in america negli uffici di assistenza pubblica delle contee) sono "impensabili" nell' italia medievale del papato
-il cattolicesimo ha una ossessione verso il sesso (per gli "altri" ovviamente, loro si sentono in buona percentuale esentati dalle loro stesse regole), persino peggiore a volte, delle piu' oscure sette integraliste islamiche
-e' sorprendente che l' oscuratismo della monarchia assoluta papalina non abbia reclamato l' esercizio del "diritto di prima notte", ma non ci sarebbe da stupirsi se lo facessero, non appena il golpe del nuovo ordine mondiale, restituisca loro il potere temporale a cui hanno sempre dimostrato di non saper rinunciare

la democrazia liberal-democratica versa in serio pericolo ...
certo, il livello di vita dei traditori del paese, non e' negoziabile
-i banchieri di dio chiamano gli altri banchieri a soccorrerli, "il dito di dio", quello dei traditori vaticani che chiamarono i francesi per sparare agli italiani, all' epoca, continua a funzionare in perpetuo, loro hanno invocato la guerra santa per dio, quel dio che hanno creato in immagine e somiglianza ai loro crimini ed intrallazzi
-la storia si ripete