Sunday, December 20, 2009



Il cimitero dei Boeing è un paradiso
"Qui ricicliamo tutto"

Quanto costano, prima e dopo
«Quando è arrivato da noi era stimato un milione e mezzo di dollari (un milione di euro), ma senza i motori ne vale appena 450» spiega, accarezzando il bestione russo addomesticato, l’ingegner Mark Gregory, fondatore e direttore di questo memorial del secolo scorso. Nel 1994, dopo la bancarotta della compagnia aerea in cui aveva lavorato sin dai tempi dell’Università, Gregory, 48 anni, capelli brizzolati raccolti a coda, piercing al naso e anello d’argento al pollice destro, ha capito che anche l’utopia della perfezione meccanica doveva fare i conti con la realtà e ha fondato la Air Salvage International (ASI), una delle due società europee specializzate in dismissione e riciclaggio di aerei. L’altra opera in Francia. Ma, con 12.500 apparecchi attesi all'estremo varco entro il 2030, l’Asi non teme concorrenza né crisi: «L’industria aeronautica non ha neppure cinquant’anni, che è già il doppio della vita media di un aereo. Fino al 1990 gli apparecchi erano giovanissimi, non creavano problemi, figurarsi pensare alla rottamazione: ora me ne portano quattro o cinque alla settimana».

Il business della rottamazione
La scrivania di Mark Gregory si trova in un prefabbricato a un paio di minuti di macchina dall’hangar J1 Belfast, il cuore pulsante di Kemble. Basta il cannocchiale appoggiato sul davanzale per tenere d’occhio il cimitero dei relitti. Il Labrador nero, mascotte dell’ufficio, abbaia ai visitatori ma non si scompone quando il mastodontico 737 della Klm attraversa il vialetto trainato dai tecnici che cominceranno a smantellarlo l’11 marzo. Da queste parti è meno sorprendente d’una giornata di sole. I trentacinque ingegneri dello staff, che a squadre di sei hanno già fatto a pezzi 350 velivoli (di cui 50 a Kemble e gli altri a domicilio in mezzo mondo, da Togo all'Ucraina alle Seychelles), hanno di fronte settimane intense: il 747 Cathay Pacific all'inizio di gennaio, l'A320 della spagnola Clik in servizio fino all'estate scorsa, il jet VT-EYF un tempo fiore all'occhiello dell'Air India e almeno altri sei dinosauri dei cieli parcheggiati in attesa della fine. Nel 2009, calcola Gregory, le richieste sono raddoppiate: «Smontare un aereo è davvero l'ultima spiaggia, stiamo parlando di gioiellini da milioni di sterline che, una volta giunti qui, diventano reperti da museo. Al momento però ce ne sono in circolazione più di quanti non richieda la piazza e i proprietari, piuttosto che darli via a un decimo del valore originale, preferiscono vendere i singoli componenti». Al mercato dell'usato dell'ASI si può trovare un sedile reclinabile di business class con televisore e lampada da lettura a 300 sterline (338 euro) invece delle 5.000 intrattabili del listino del nuovo.

... certo, alle aeronautiche militari mondiali ed alle grandi compagnie aeree ...
... conviene ora comprare tutto cio' che e' compatibile con le loro linee ...





<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?

Subscribe to Posts [Atom]