Tuesday, September 01, 2009



Ora secondo l’articolo gli attivisti di China Labor Watch non vogliono aizzare il protezionismo anti-cinese in Occidente in quanto le loro denunce si concludono sempre con un appello:” Questa non è una campagna per il boicottaggio dei prodotti cinesi. Non vogliamo spingere le multinazionali ad annullare i loro acquisti. I lavoratori che ci hanno rivelato queste notizie non possono permettersi di perdere il posto di lavoro. Meglio essere sfruttati che disoccupati. Loro chiedono solo di essere trattati come esseri umani”. In questo avvertimento c’è una preoccupazione comprensibile. Le inchieste che cominciano a spezzare l’omertà su lavoro minorile in Cina, sullo sfruttamento e sui soprusi contro i lavoratori, possono portare a conclusioni pericolose: un alibi per i paesi ricchi che vogliono chiudere le frontiere!
Ovviamente l’argomento è molto delicato in quanto il lavoro è un diritto essenziale per ogni essere umano e come tale và rispettato e non sfruttato. Ovviamente la Cina è solo la punta dell’iceberg mondiale dello sfruttamento del lavoro.
Concludo con la speranza che ogni nostra azione e ogni nostra scelta tenga in futuro conto dei risvolti umani e sociali che ogni tendenza economica porta con sè!

... certo la propaganda ufficiale di wall street e wall mart ...
... dipinge cio' come una conseguenza di leggi di "libero" mercato ...
... ma nei fatti questo metodo fu gia' usato da wall street ...
... con lo sfruttamento nei campi di concentramento nazisti ...
... nei fatti la storia non cambia ...
... quelli erano ebrei, questi sono gialli ...
... che differenza fa per i kkkristo-nazisti di wall street ...






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