Tuesday, August 04, 2009



Il Po navigabile divide la Padania
Quattro sbarramenti, Emilia contro
Lombardia. L'allarme degli esperti:
«Sarà un rischio per l'ecosistema»

Sembra più grande anche l’Italia a guardare il Po a Brescello: ampio, lento, disteso. Con quell’acqua scura che inghiotte i raggi del sole e porta tutto verso il mare, tronchi, sabbia. Anche il paesaggio pare scivolare verso il delta. Intorno c’è spazio, spazio, spazio a perdita d’occhio: la Padania, come la chiamano alcuni, la Pianura come dicono altri. Già, i grandi fiumi alla fine diventano anche dei simboli che uniscono. O dividono. Così il Po a Brescello dove una volta si affrontavano Don Camillo e Peppone e adesso tocca alla Lega lombarda e al centrosinistra emiliano, a chi vuole realizzare grandi opere e a chi teme di veder morire il Delta. Ognuno nel grande fiume ci vede riflesso qualcosa di diverso.
...
Lino Zanichelli è assessore all’Ambiente della Regione Emilia Romagna. Altra sponda, altro colore politico. Altra visione del fiume. Ma lui giura che la politica non c’entra: «Noi siamo d’accordo su interventi e anche sullo sviluppo della navigabilità». Però… «Le direttive europee chiedono piani unitari. Serve un progetto complessivo per tutto il fiume, non si può tagliare il bacino a fette. Noi crediamo che si possano fare interventi naturali per recuperare la capacità dell’invaso. Prima di realizzare progetti da un miliardo di euro dovremmo spendere i 180 milioni già stanziati per la messa in sicurezza del fiume».

... ambedue buone idee ...
... non dimenticate le rampe laterali per i pesci ...






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