Monday, July 20, 2009



ROMA—«Stanno svendendo l’Italia solo per ricavare un utile immediato. Sul paesaggio, sul territorio italiani non c’è più da nutrire preoccupazione: ma autentica disperazione. Sarà una rovina irreversibile di cui soffriranno le nuove generazioni. E poi ne risentiranno il turismo, che abbandonerà il nostro Paese, e già sta avvenendo. Poi la salute, l’identità, le radici stesse degli italiani». Giulia Maria Crespi parla dalla sua casa in Sardegna, ma è in continuo collegamento con gli uffici del Fai, il Fondo ambiente italiano, trust privato che negli anni è riuscito a sottrarre straordinari beni culturali italiani alla speculazione e alla scomparsa. Un’esperienza citata in Europa come un modello di tutela in mano ai privati.

... mah ...
... il turismo e' morto per ingordigia e burocrazia ...
... e molto di cio' che noi consideriamo "artistico" ...
... sarebbe demolito con i buldozer in quasi tutto il mondo ...
... perche' considerato piu' vecchio e kitsch che arte ...
... mah ...






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