Tuesday, April 07, 2009



Il documento doveva restare confidenziale. L'intelligence Usa: con Obama linea cambiata
"Anche medici coinvolti nelle torture Cia"
Rapporto riservato della Croce Rossa: personale sanitario ha partecipato agli interrogatori a Guantanamo

ACCUSE A BUSH - Il rapporto della Croce Rossa, che si sviluppa in 40 pagine, critica in ogni caso le politiche di detenzione di Guantanamo, non solo per le torture ma anche per l'isolamento totale dei prigionieri e per il fatto che nulla sulle loro condizioni sia stato fatto sapere ai governi degli Stati di provenienza e ai loro famigliari. Una pratica, questa, in contrasto con le leggi e le prassi umanitarie internazionali. Nel testo si punta poi il dito contro l'amministrazione Bush, colpevole di non avere voluto mai collaborare con la Croce Rossa, negando informazioni e possibilità di contatto con i detenuti. Una politica che ha subito una netta inversione di tendenza lo scorso gennaio, con l'indediamento di Obama: il neo presidente ha infatti interrotto il programma di detenzione segreta avviato dal suo predecessore come forma di difesa dal terrorismo e ha disposto che alla Croce Rossa fossero immediatamente messe a disposizione tutte le informazioni circa persone detenute dalla Cia o da qualunque altra agenzia Usa.

«NESSUNA GIUSTIFICAZIONE» - Il caso del coinvolgimento dei medici, nel frattempo, fa discutere. Maxwell Gregg Bloche, professore di legge alla Georgetown University e psichiatra, ha parlato di «fastidiosa conferma delle nostre peggiori paure» circa il ruolo attivo avuto da personale sanitario in pratiche di tortura. E non basta la giustificazione addotta da più parti secondo cui proprio la presenza di medici avrebbe consentito di evitare ulteriori decessi: «E' un argomento - fa notare Bloche -, che ho già sentito. E' la stessa cosa che dicevano i dittatori della giunta militare uruguayana».






<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?

Subscribe to Posts [Atom]