Tuesday, March 31, 2009



A Perugia per salvare il giornalismo
Scritto da: Marco Pratellesi alle 22:11
Tags: Charlie Beckett, Ezio Mauro, Festival internazionale del giornalismo, Gianni Riotta, Javier Moreno, John Lloyd, new media, New Yorker, Perugia, Sergio Romano, Seymour Hersh

Come eravamo, chi siamo e cosa diventeremo? Mai come in questi mesi il dibattito sul giornalismo è stato tanto intenso e confuso. Crisi economica (congiunturale) e crisi dell’editoria (strutturale) hanno costretto giornalisti e editori ad interrogarsi sul futuro: dalla professione che cambia al modello di business; dal ruolo del giornalismo nella società a quello dei lettori che chiedono trasparenza e partecipazione.

... fossilizzarsi su idee vecchie non porta da nessuna parte ...
... i giornali "gratuiti" in rete sono i veri vincitori ...
... neppure le agenzie di stampa di successo riescono a farsi pagare dagli abbonamenti ...
... figuriamoci i quotidiani ...

... in rete ci sono mercati nuovi e positivi ...
... serve "essere capaci" di vedere le nuove cose positive ...
... la pubblicita' in rete e' molto piu' efficace che sulla carta stampata ...
... i sondaggi e i blog interattivi, sono impossibili con la carta stampata ...
... gli annunci gratuiti locali, creano le comunita' ...
... un giornale che si rispetti e' in almeno quattro/cinque lingue ...
... video ed audio online sono decisamente piu' utili della carta ...
... per piacere usate sistemi compatibili, i sistemi "proprietari" ...
... mandano i vostri clienti a youtube ...
... o dai vostri concorrenti che hanno buon senso ...

... in particolare esiste un mondo di blogs da scoprire ...
... di talenti sconosciuti ed accessibili ...
... di informazione vera, anziche' della solita minestra di propaganda ...
... internet e' caratterizzata da un alto livello medio di cultura ...
... per questo sa distinguere tra informazione e "propaganda" ...
... giornalisti "seri" espongono anche l' informazione che non fa comodo ...
... forse con internet si ritornera' al "GRANDE" giornalismo del dopoguerra ...
... forse ci vuole piu' gente capace di "rischiare personalmente" ...
... non mi sembra che nessuno abbia sparato ad un giornalista italiano ...
... ne' ad uno americano, negli ultimi venti anni ...

... i giornali che non vogliono capire ...
... che la gente si e' svegliata e comincia a dubitare ...
... della propaganda di stile orwelliano ...
... finiranno estinti come i dinosauri ...
... quelli degni di essere chiamati "informazione" ...
... cresceranno su scala mondiale ...
... in misura che non sarebbe mai esistita con la carta ...
... il "giornalismo" sta diventando "vera industria" ...
... "CONSOLIDAMENTO", significa anche mergers, reti collaborazione, marchi ...
... un giorno i giornali saranno lo stesso numero delle marche di automobili ...
... ma i lettori di ogni testata (rimasta) saranno centinaia di milioni ...
... chissa' quale sara' la prima testata con un miliardo di lettori ...

... non capisco i giornalisti che si lamentano ...
... negli anni 80 per avere un sistema come google ...
... servivano miliardi, elaboratori mainframe, programmi come Loral ...
... ad ogni ministero trenta persone per preparare le rassegne stampa ...
... ora bastano cinquanta bookmarks ...
... per leggere la "vera" informazione rilevante su tutto il pianeta ...
... le agenzie di stampa sono una bella cosa, ma suvvia ...
... se ci e' stato dato un cervello, e' per usarlo (magari qualcuno non concorda) ...






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