Sunday, February 26, 2006

Corriere della Sera - Usi e abusi del multiculturalismo/4: "IV

L'argomento centrale fu espresso con grande chiarezza molto tempo fa, alla fine del 1500, da Akbar, l’imperatore indiano, nelle sue osservazioni su fede e ragione. Akbar, il gran moghul, nacque musulmano e morì musulmano, ma sostenne sempre che la fede non può avere la precedenza sulla ragione, dato che la religione che si eredita va riconosciuta – e, se necessario, rifiutata – attraverso la ragione. Attaccato dai tradizionalisti che erano a favore della fede istintiva, Akbar disse agli amici e al fidato luogotenente Abul Fazl, un formidabile studioso con grande competenza su diverse religioni, “La ricerca della ragione e il rifiuto del tradizionalismo sono così evidenti da non dover richiedere di essere discusse. Se il tradizionalismo fosse giusto, i profeti avrebbero semplicemente seguito i loro padri (e non sarebbero stati portatori di nuovi messaggi)”. Secondo Akbar la ragione doveva avere la supremazia, in quanto la si doveva usare anche confutarne l'uso."





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